Gli orologi della maison svizzera Richard Mille non godono certamente della simpatia popolare. I design ultra-tecnici ed i prezzi esagerati non fanno nulla per rendersi più comprensibili alla massa, tuttavia è giusto riconoscere a questa manifattura il coraggio di innovare senza limiti.

La vision di Richard Mille

RM 057-01, foto richardmille.com

Richard Mille nasce a Draguignan, in Francia, nel 1951. Nel 1974 inizia a lavorare presso un’azienda che produce orologi, dopo essersi laureato in marketing. Negli anni seguenti diventa manager ed ha modo di stringere rapporti con personaggi di spicco, grazie ai quali in seguito potrà ottenere con facilità collaborazioni importanti.

Nel 1999, insieme a Giulio Papi di Audemars Piguet, fonda la Richard Mille SA.

L’idea alla base del suo progetto è estremamente ambiziosa: prendere le tecniche di progettazione e costruzione presenti nei settori in cui lo sviluppo viene spinto al massimo ed applicarle alla creazione di orologi. Per questa ragione, i mondi a cui si guarda sono ad esempio l’aviazione e le corse automobilistiche, ambiti che sperimentano per primi nuove tecnologie e materiali high-tech.

Design votato alla performance

I primi modelli non peccano di timidezza. Richard Mille mette in pratica da subito le sue idee attraverso ricerca, esperimenti e un design talmente distintivo da essere difficile da assimilare.

Sono segni distintivi casse tonneau, numeri arabi e movimento a vista.

Essendo un vero cultore e appassionato di orologeria, nei suoi movimenti non mancano complicazioni estreme e finiture manuali. Il portafoglio di contatti a sua disposizione, oltre a comprendere personaggi sportivi al fianco dei quali può progettare modelli personalizzati, include naturalmente anche importanti manifatture svizzeri di movimenti e di parti.

Il primo orologio Richard Mille: RM 001

RM 001, foto richardmille.com

Come già accennato, Richard Mille non ama compromessi. RM 001, la prima referenza della maison, è dotata di tourbillon. La cassa è tonneau in oro bianco, con un diametro di 38mm e una lunghezza lug to lug di 45mm. Il movimento è a carica manuale a 23 rubini e con una frequenza d’oscillazione di 21600 oscillazioni orarie. Ne vengono realizzati 17 esemplari.

I modelli a seguire, come RM 002 e RM 003, introducono complicazioni come ad esempio l’indicatore di coppia. Questo indicatore ci informa sulla tensione della molla di carica: se il valore è inferiore a 53 dNmm significa che la molla non è sufficientemente in tensione, mentre se è sopra a 65 significa che è troppo in tensione, rischiando a lungo termine di danneggiare il movimento.

Con l’RM 004 arriva invece per RM il primo cronografo rattrapante.

Fibra di carbonio

La fibra di carbonio, ampiamente utilizzata nell’aviazione e nel settore automobilistico, si distingue per robustezza, resistenza a temperature estreme e allo stesso tempo per il peso ridotto. Richard Mille sceglie questo materiale per realizzare la platina del movimento dell’RM 006. Oltre ad essere un materiale dalle performance importanti (l’orologio peserà poco più di 40g), è anche difficile e costoso da lavorare in modo fine, fattore che aggiunge valore al progetto. Una variante di RM 006 verrà poi realizzata in collaborazione con il pilota F1 Felipe Massa.

 

RM 008 chronograph tourbillon

RM 008, foto richardmille.com

Uno dei modelli più celebri della produzione Richard Mille è il cronografo rattrapante con tourbillon RM 008.  Oltre al tourbillon e alla funzione cronografica, il movimento dell’RM008 è dotato di indicatore di coppia e di indicatore di riserva di ricarica. È un calibro a carica manuale con 70 ore di riserva di ricarica, che non manca di finezze tecniche come ad esempio la ruota a colonna del cronografo realizzata in titanio e una serie di accorgimenti architettonici di orologeria spinta. Grazie ai materiali usati e ad una progettazione mirata a ridurre il numero di parti del movimento (ne risultano in totale 444), RM 008 è uno degli orologi più complicati presenti in commercio nonostante un peso di soli 34g.

Il prezzo ahimè, non è da meno: ci vogliono 500000€ per portarlo a casa.

Anche dell’RM 008 viene realizzata una variante in collaborazione con Felipe Massa.

Rafael Nadal

RM 027-03, foto richardmille.com

Una delle collaborazioni più importanti di Richard Mille è quella con il tennista Rafael Nadal. Nel 2010 viene realizzata la referenza RM 027, un orologio con tourbillon dal peso di soli 19 grammi, pensato per essere indossato da Rafael Nadal durante le partite. Oltre alla leggerezza, un fattore chiave in questo caso è ovviamente anche la resistenza agli urti. Per queste ragioni la cassa è stata realizzata in carbonio, mentre il movimento è sospeso, collegato alla cassa da una struttura di cavi in grado di assorbire gli urti. Il bilanciere è a spirale libera, anche questo per motivi di maggiore resistenza agli urti.

Conclusioni

RM 056-01, foto richardmille.com

Le innovazioni di Richard Mille non finiscono qui. Potremmo ad esempio citare la referenza RM 056 con cassa in zaffiro e RM 0056-01, dotata anche di platina e ponti in zaffiro, per una trasparenza totale.

Merita una citazione inoltre la collaborazione avviata con Mc Laren F1 in questo 2017 per la referenza RM 0057, con l’obiettivo di creare il più leggero cronografo (rattrapante) mai esistito.

Riassumendo, potremmo dire che i prezzi esorbitanti e i design fuori dagli standard tradizionali tendono a farci disprezzare dei prodotti che dal punto di vista progettuale sono dei capolavori.

Il giudizio estetico, si sa, è soggettivo: ma siamo sicuri che non sia solo un po’ di pigrizia nell’abituarci a qualcosa di veramente nuovo?

 

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