Il cronografo è un’invenzione che si attribuisce a Louis Moinet, datata 1816. L’orologiaio svizzero Adolphe Nicole, nel 1844, sviluppò un cronografo con le tre funzioni a cui siamo ancora oggi abituati: start, stop e azzeramento.

Oggi, i principali argomenti di discussione legati a questa complicazione sono le differenze tra lo smistamento con ruota a colonne e quello a camme, oltre che gli innesti verticale e laterale.

Come funziona un cronografo

Proviamo a riassumere il funzionamento di un cronografo, in generale. Le parti in gioco sono la ruota dei secondi dell’orologio e la ruota dei secondi del cronografo, solitamente collegata alla sfera centrale. Mentre la prima ad orologio carico ruota continuamente, la seconda deve poter ruotare e fermarsi a comando, per cui non può essere collegata in modo statico al sistema di alimentazione principale. Entra allora in gioco una leva in grado realizzare l’innesto.

Innesto laterale e innesto verticale

foto http://watchesbysjx.com

Nel caso di innesto laterale (o innesto orizzontale), alla pressione del tasto del cronografo una leva dotata di un ingranaggio si muove in direzione della ruota dei secondi dell’orologio. L’ingranaggio di questa leva entra contemporaneamente in contatto con la ruota dei secondi dell’orologio e con la ruota dei secondi del cronografo, trasmettendo così la rotazione anche a quest’ultimo. La pressione sul tasto stop fa allontanare la leva e ferma la rotazione dei secondi del cronografo.

foto http://www.watchtime.com

Nel caso invece di innesto verticale le due ruote dei secondi sono sovrapposte, e l’innesto le avvicina e le mette in contatto in senso verticale. Il moto viene quindi trasmesso tramite questo contatto, senza richiedere incastri tra ruote dentate.

L’innesto laterale è meno preciso, poiché al momento dell’avvio ci può essere il cosiddetto salto, dovuto al fatto che i denti delle ruote in gioco devono allinearsi per potersi incastrare e ruotare all’unisono. Inoltre, a lungo andare i denti delle ruote tendono ad usurarsi. Il motivo per cui possiamo trovare l’innesto laterale anche su movimenti prestigiosi è che questo innesto è semplicemente più bello da vedere. Alla pressione del tasto possiamo osservare le ruote entrare in contatto ed iniziare il movimento, laddove l’innesto verticale per sua natura non ci permette di apprezzare questo aspetto.

Le componenti dello smistamento

La ruota a colonne è un componente ricavato da un cilindro, sulla cui sommità vengono realizzate 6 colonne di forma trapezoidale, che gli donano un aspetto simile alla torre degli scacchi. La parte alta della ruota a colonne viene spesso rifinita. Questo pezzo esce dalla macchina con piccole imperfezioni, normalmente tollerabili per le altre parti del movimento, ma che necessitano invece di essere perfettamente rimosse in questo caso. Occorre quindi intervenire a mano, dente per dente, per rendere assolutamente liscia la superficie.

Un sistema di camma e leve è meno moderno e lo possiamo trovare anche in cronografi storici come il Valjoux 7750. Prevede una camma e un sistema di leve, e nel complesso richiede più o meno lo stesso numero di parti che serve per implementare uno smistamento con ruota a colonne. La differenza sta nel fatto che le singole parti sono meno costose da produrre e non è necessario che siano tanto precise quanto quelle di uno smistamento con ruota a colonne. Anche la manutenzione risulta più semplice, per cui si tratta di un sistema più economico da ogni punto di vista.

Smistamento con ruota a colonne

foto http://images.askmen.com

Lo smistamento con ruota a colonne è considerato una miglioria in senso assoluto. Per questa ragione, se si parla di haute horlogerie, si può fare riferimento solo a questo tipo di smistamento e non a quello a camme. Quando si preme il tasto di un cronografo con questo sistema, il cronografo si avvia in modo morbido e naturale, diversamente da quanto succede con lo smistamento a leve. Anche la forza di pressione richiesta è inferiore.

Il funzionamento prevede che la pressione del tasto faccia effettuare una piccola rotazione alla ruota a colonne, per cui il martelletto della leva che insiste su di essa verrà fatto entrare tra i denti oppure verrà allontanato, andando ad appoggiarsi sul dente stesso. In pratica, ogni rotazione della ruota a colonne fa sì in modo alternato che se il martelletto era incastrato fra i denti venga buttato fuori, mentre se era fuori entri fra i denti. Questi movimenti azionano e fermano l’innesto del cronografo. La precisione della rotazione della ruota a colonne ad ogni click è cruciale e viene assicurata da una molla.

Qual è il sistema migliore

La combinazione più economica è lo smistamento a camme con innesto laterale, mentre quella più costosa è lo smistamento con ruota a colonne e innesto verticale. La differenza di precisione tra i due sistemi la fa il tipo di innesto. Come già detto, l’innesto verticale è più preciso rispetto a quello laterale. Spesso si tende a considerare meno preciso lo smistamento a leve per il semplice fatto che normalmente è in combinazione ad un innesto laterale.

omega 861

Sebbene sia presente questa piccola differenza, non vogliamo e non possiamo tuttavia dire che un sistema ad innesto laterale sia poco preciso. Nella pratica, sono ottimi sistemi entrambi, adatti sia ad usi amatoriali che professionali. Si pensi infatti al calibro di Omega 861: ha uno smistamento a camme con innesto laterale, eppure la NASA lo ha scelto per i voli nello spazio.

Volete infine un cronografo economico con ruota a colonne? Come al solito occorre guardare al mercato cinese. Seagull ST19 è un movimento cronografico cinese derivato dallo svizzero Venus 175. Potete trovare cronografi che incassano questo movimento a meno di 200€.

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4 Comments

  1. “””L’orologiaio svizzero Adolphe Nicole, nel 1844, sviluppò un cronografo con i tre tasti a cui siamo ancora oggi abituati: start, stop e azzeramento.”””
    ???
    Tre tasti? Tre funzioni volevi dire?
    A meno che non volessi anche integrare con il Chrono doppio pulsante inventato nel 1933 da Willy Breitling, nipote del fondatore; brevetto N° 172129.

    Saluti
    Antonio

    1. Refuso corretto, grazie della collaborazione Antonio!

  2. Bell’articolo.
    La Nasa aveva scelto lo Speedmaster con movimento 321, quindi innesto laterale (semplicemente perchè il verticale ai tempi non esisteva) e ruota a colonne.

    1. Grazie Fansie! Cercheremo di approfondire la questione ed eventualmente correggere quanto scritto

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