Il Cartier Santos è il primo pilot della storia. Creato da Cartier nel 1904 si impose come uno fra i primi orologi da polso maschili in assoluto.

Louis Cartier e Alberto Santos-Dumont

Cartier è un nome associato più spesso alla gioielleria che all’orologeria, eppure snobbarlo è un errore grave. Se il primo orologio da polso femminile è il Reine de Naples di Breguet, per il polso maschile tra i contendenti al primato c’è Cartier.

Alberto Santos-Dumont

Alberto Santos-Dumont è stato un pioniere dell’aviazione brasiliano, il più importante in questo campo insieme ai fratelli Wright. Il suo volo del 1906 a bordo del 14-bis fu il primo della storia ad avere luogo su un apparecchio in grado di sollevarsi dal suolo autonomamente. Le sue prove e dimostrazioni pubbliche si svolgevano in Francia, ed è lì che era nata l’amicizia tra Alberto e Louis Cartier, gioielliere ed orologiaio.

Gli orologi in volo erano uno strumento fondamentale ed Alberto ne utilizzava uno da tasca. Controllare l’orario tenendo le mani impegnate sui comandi del velivolo era però scomodo. Alberto parlò a Louis di questi problemi, che arrivò così all’idea di realizzare un orologio che Alberto potesse tenere al polso.

La moda degli orologi da polso

Cartier Santos 1910, foto hausmann-co.com

Alberto Santos-Dumont era un uomo dalla spiccata personalità ed una vera celebrità in quel periodo. L’attenzione era massima su ogni aspetto della sua persona, ragion per cui cominciarono a piovere domande sull’oggetto che indossava al polso nelle foto che lo ritraevano. All’epoca esistevano già alcuni di esemplari di orologi da polso, ad esempio Breguet (1812) e Patek Philippe (1868), ma venivano portati prevalentemente da donne. Santos sdoganò così l’orologio da polso come oggetto unisex.

Nel 1908 Santos cominciò la produzione di aeroplani con lo scopo di venderli e negli anni a seguire apportò numerose migliorie ai suoi progetti. Con i fari puntati addosso ai suoi progressi tecnologici ed alla sua persona, inevitabilmente divenne oggetto di desiderio anche il Cartier che portava al polso. Nel 1911 il Cartier Santos venne introdotto sul mercato, rivelandosi un successo. La produzione dei movimenti era stata affidata a Edmond Jaeger, orologiaio parigino.

Cartier Santos in acciaio del 1978

foto georgecramer.com

Già a partire dalla Seconda Guerra Mondiale la diffusione del Cartier Santos subì un sensibile calo. Gli orologi di forma infatti vennero rimpiazzati da orologi tondi, ritenuti più adatti alle esigenze dei militari. Sebbene questa moda persista ancora oggi, alcune icone senza tempo come ad esempio il Santos o il Reverso si ritagliano il loro spazio.

Nel 1978 Cartier introdusse un Santos braccialato acciaio ed oro affiancato da una versione totalmente in acciaio, senza utilizzare metalli preziosi. Con questa mossa si estese alle masse il mercato del Santos, puntando soprattutto ad un target giovane e facendo tornare sulla cresta dell’onda lo storico segnatempo. Caratteristiche le viti presenti sulla lunetta e sulle maglie del bracciale.

I Cartier Santos di oggi

Il catalogo di Cartier ne propone oggi diverse varianti, sia nello stile che nelle dimensioni. Dei primi Santos resta la cassa di forma con i caratteristici angoli smussati e i grossi numeri romani sul quadrante. Le proporzioni tendono a farla apparire quasi quadrata, a differenza delle più classiche casse rettangolari che siamo abituati a vedere ad esempio in periodo deco.

Le viti sulla lunetta introdotte nel 1978 persistono sui Santos di oggi, dondandogli un aspetto sportivo e meno classico rispetto a quello che avevano i modelli dei primi del 1900. Le sfere a spada hanno rimpiazzato quelle Breguet dei primi modelli, virando verso lo sportivo anche in questo caso.

referenza W20073X8

Le dimensioni del Santos 100 entry-level di oggi sono di 51,1mm x 41,3mm ed il prezzo di listino è di 6.850€. Il movimento che incassa è l’automatico è ETA 2892, un movimento di fascia superiore rispetto ad ETA 2824, ma che nelle prime incarnazioni aveva problemi con la carica automatica. A fronte dell’elevato prezzo, sarebbe sicuramente più interessante vedere un movimento in-house.

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