I calibri 3017 e 3133 sono cronografi a carica manuale prodotti dalla manifattura russa Poljot a partire dal 1959.

Il primo cronografo russo: 3017

foto strela-watch.de

La First Moscow Watch Factory venne fondata nel 1930 nell’allora Unione Sovietica. Cominciò a produrre i propri orologi utilizzando strumentazione presa da altre case. In particolare venne acquisita la manifattura statunitense Dueber-Hampden Watch Company, i cui macchinari vennero caricati su 28 container e fatti arrivare in Unione Sovietica.

Nel 1959 la First Moscow Watch Factory avviò la produzione del 3017, un calibro cronografico il cui progetto era di fatto una copia dello svizzero Venus 150. In seguito la manifattura Venus cedette ai russi i macchinari che utilizzava per la produzione del cronografo Venus 175. Questi macchinari vennero in seguito venduti in Cina ed usati per clonare il Venus 175 nel progetto Seagull ST19.

Aleksej Leonov

Il 3017, prodotto fino al 1979, è celebre soprattutto per essere il movimento incassato dallo Strela che nel 1965 era al polso del cosmonauta Aleksej Archipovič Leonov mentre diventava il primo uomo della storia a lasciare la capsula e a fluttuare nello spazio. Gli Strela furono infatti tra i primi orologi ad essere animati dal 3017.

Il brand Sturmanskie, fondato nel 1949, era prodotto dalla First Moscow Watch Factory ed era quello riservato ai piloti da caccia sovietici. Non era possibile per un civile acquistare uno Sturmanskie. Nel 1961 Yuri Gagarin divenne il primo uomo a volare nello spazio. Al polso aveva un solo-tempo Sturmanskie con movimento a 17 rubini. In onore all’impresa storica, nel 1964 la First Moscow Watch Factory cambiò il proprio nome in Poljot, che significa Il volo.

Poljot 3133

Il calibro Poljot 3133 nacque nel 1976 come clone del Venus 188. Venus chiuse i battenti nel 1966 e cedette la propria strumentazione a Valjoux, che proseguì il progetto del 188 nei cronografi Valjoux 7730, 7733 e 7734.

 

Quando Valjoux si spostò sul 7750, ancora oggi in produzione, Poljot acquistò la strumentazione utilizzata per produrre il 7734 e la sfruttò per integrare nel 3133 alcuni elementi del Valjoux 7734.

Poljot continuò a produrre il 3133 fino al 2004, anno in cui la compagnia MakTime ne acquistò la catena di montaggio e trasferì la produzione nella zona sud-est di Mosca. L’avventura di MakTime tuttavia non andò benissimo: gli scarsi profitti e le macchine datate fecero sì che nel 2011 la produzione del 3133 cessò definitivamente.

Oltre alla produzione contemporanea russa, i cronografi Poljot 3133 prodotti da MakTime sono stati incassati anche da compagnie svizzere e tedesche, come ad esempio dagli orologi Zeppelin di POINTtec.

Caratteristiche del Poljot 3017

Il 3017 è un cronografo a carica manuale con smistamento a ruota a colonne. Ha una secondina a ore 9 ed un contatore da 45 minuti cronografici a ore 3. I secondi centrali sono quelli del cronografo.

Lavora ad una frequenza di 18.000 oscillazioni orarie e la riserva di ricarica è di circa 40 ore. Ha un diametro di 30mm e uno spessore di 5,7mm. Lo si può trovare a 19 o 21 rubini.

Caratteristiche del Poljot 3133

 

Il Venus 188 su cui è basato il 3133 era un movimento più economico rispetto a quelli prodotti in precedenza da Venus. Per ottimizzare i costi e favorire una produzione di massa, si optò tra le altre cose per uno smistamento a leve, caratteristica che naturalmente venne riportata sul Poljot 3133. Lo smistamento a camma e leve era più semplice da realizzare, poiché i componenti necessari potevano essere facilmente stampate dai macchinari, mentre la ruota a colonne richiede una lavorazione estremamente precisa, non adatta alla produzione di massa.

Il 3133 è un cronografo a 23 rubini a carica manuale, con una riserva di ricarica di circa 42 ore. Rispetto al Valjoux 7734 ha 6 rubini in più, alcuni dei quali sugli ingranaggi del cronografo. Il bilanciere del 3133 ha un diametro minore e lavora ad una frequenza più elevata di quello del 7734: 21.600 oscillazioni (3Hz) contro 18.000 oscillazioni (2,5 Hz). Il bilanciere in Glucydur è inoltre dotato di una protezione dagli urti sviluppata internamente da Poljot, mentre sul 7734 è presente la classica Incabloc.

I secondi centrali sono quelli del cronografo, mentre a ore 9 c’è il sub-dial con i secondi continui. A ore 3 troviamo un contatore da 30 minuti cronografici. I tasti che controllano il cronografo sono 2: uno per avviare e fermare la misurazione ed uno per resettarla.

Oltre alla funzionalità da cronografo, così come nel 7734 è presente un datario, non supportato da una vera configurazione rapida della data ma comunque dotato di una configurazione semi-rapida. È possibile avanzare il giorno spostando la lancetta delle ore verso le 23 per poi farla portarla alle 24.

La precisione si attesta su un errore compreso fra -10 e +40 secondi al giorno.

L’evoluzione del 3133 negli anni

Negli anni sono state apportate alcune modifiche, seppur non particolarmente rilevanti. Nel 1987 è stata ad esempio migliorata la molla di carica, nel ’92 la ruota del bilanciere è stata rimpiazzata da una in una lega di miglior qualità e dagli anni ’90 si ritiene che sia invece peggiorata la qualità delle leve dello smistamento.

Una commistione di elementi hanno contribuito a rendere iconico questo movimento. Tra questi citiamo l’heritage di Poljot, la riconosciuta robustezza ed affidabilità e l’ottimo rapporto qualità-prezzo.

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1 Comment

  1. Il mio Poljot “Moscow 1992 Rome” con movimento 3133 ha una riserva di carica misurata più volte di circa 62 ore senza l’uso della funzione cronografo.

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