La lavorazione guilloche (in italiano ghiglioscé) è una decorazione eseguita su superfici solitamente metalliche tramite delle macchine chiamate guillocheur.

Lavorazione guilloche

È un tipo di lavorazione d’ornamento, applicata soprattutto a superfici metalliche. La decorazione in sé può essere eseguita da diversi tipi di macchinari, tra cui il più diffuso è probabilmente il tornio guilloche, detto Rose engine lathe. Questa macchina necessita di essere pilotata a mano, ed è per questo che si suole parlare di guilloche come di una decorazione manuale.
Il disegno inciso secondo queste modalità è un pattern ripetitivo, come linee dritte, curve, cerchi concentrici, scacchi o intrecci d’altro tipo.

Tipologie di macchine guilloche

In orologeria, l’incisione guilloche viene solitamente applicata ai quadranti o ai fondelli, ma la troviamo anche su casse, bracciali o perfino come finiture su movimenti d’alto lignaggio.

Si tratta di un’operazione raffinata, che richiede grande maestria da parte dell’artigiano che la esegue. Basta un momento di distrazione o un piccolo errore e il pezzo è da buttare.
Nel corso degli anni, i macchinari creati per eseguire queste decorazioni sono stati modificati per adattarli alle esigenze dei diversi intarsiatori. Le due famiglie principali di queste macchine sono quelle a linea retta o quelle dette Rose engine.

Il primo tipo permette di tracciare linee dritte, con la possibilità di intersecarle con angolo a piacere. Il motivo clous de Paris può ad esempio essere creato tramite una macchina a linea retta. Una mano muove lo scalpello verso la parte da incidere e l’altra pratica l’incisione attivando appunto tale scalpello, che opera verticalmente.

I torni detti Rose engine sono maggiormente diffusi, poiché permettono di realizzare pattern a linee curve, offrendo maggiore libertà realizzativa. Si tratta di torni dotati di camme, in cui l’intarsiatore ruota il pezzo da decorare tramite una manovella e pilota lo scalpello tramite l’altra manovella.

L’arte guilloche oggi

foto timetransformed.com

Gli artigiani in grado di lavorare il metallo in questo modo hanno rischiato di scomparire. Da circa una trentina d’anni, però, quest’arte ha subito una leggera ripresa. Questo è avvenuto esclusivamente tramite insegnamenti tramandati in modo diretto, senza l’istituzione di specifiche scuole o corsi. Al momento non esistono nemmeno aziende che si occupino di produrre i macchinari per la lavorazione guilloche, per cui si lavora utilizzando i macchinari d’epoca.

Oggi, la maggior parte delle manifatture che decidono di decorare i propri orologi con pattern in stile guilloche, optano per soluzioni a macchina, che portano al risultato in modo più conveniente e più rapido. A un occhio non allenato, il risultato è difficilmente distinguibile da quello ottenuto da un vero guillocheur. Se fate osservare la decorazione ad un occhio esperto, magari con una lente, sarà però in grado di dirvi se si tratti di un lavoro manuale.

foro rgmwatches.com

I pattern

Royal Oak

La storia dell’orologeria ha assistito alla diffusione di tanti diversi tipi di pattern, tra cui citiamo ad esempio clous de Paris barleycorn (chicco d’orzo ). Clous de paris è il motivo che troviamo sull’Audemars Piguet Royal Oak o su diversi dial di Breguet.
Fu proprio Abraham-Louis Breguet uno dei primi a sfruttare al massimo questa tecnica sui dial, creando in questo senso dei capolavori che combinano molteplici pattern guilloche.

foto en.worldtempus.com

Nell’immagine mostrata sopra possiamo distinguere il pattern barleycorn sul quadrante principale, panier alterné (alla lettera cestino alternato) nel sub-dial di ore e minuti e soleil radiant nella secondina.

Anche Vacheron Constantin fu tra le prime manifatture ad adottare l’incisione guilloche, e un esempio lo troviamo oggi nella collezione Métiers d’Art Elégance Sartoriale. Si tratta di una collezione di orologi con quadrante smaltato a lavorazione guilloche, i cui pattern traggono ispirazione da quelli del mondo della sartoria.

Vacheron Constantin Métiers d’Art Elégance Sartoriale

Storia del guilloche nell’orologeria

Le incisioni decorative sono una forma d’arte che troviamo già nell’Antica Grecia, ma quello che non sappiamo con certezza è quando vennero inventati i primi macchinari atti a realizzare queste lavorazioni.
Secondo alcuni, l’inventore di questo tipo di macchinari fu un ingegnere francese di nome Guillot. Altre teorie sostengono che la mente di tutto sia invece il tedesco Schwanhardt.

L’aspetto su cui ci sono meno ombre è invece il modo in cui avvenne l’incontro fra questi intarsi e il mondo dell’orologeria. Sembra che Abraham-Louis Breguet, in viaggio a Londra, notò ed apprezzò le incisioni ornamentali ampiamente diffuse sui mobili in legno delle case inglesi. Una volta tornato a Parigi, cominciò allora a sperimentare questa tecnica sui quadranti degli orologi.

Oltre all’aspetto decorativo, risultò subito evidente come questo tipo di lavorazione rendesse migliore di fatto la leggibilità. Su un sfondo così tridimensionale ed adornato, le lancette spiccavano con più facilità, saltando immediatamente all’occhio. Le sfere in voga all’epoca erano di grandi dimensioni e dal design barocco. Il quadrante guilloche apriva la strada anche a sfere più raffinate o minimali, garantendo ugualmente un’ottima leggibilità. Fu a questo punto che nacquero le famose sfere Breguet, a forma di mela in prossimità della punta.

I miglioramenti dal punto di vista funzionale non terminano però qui. Giocando con differenti pattern, Breguet si accorse che poteva evidenziare e definire i diversi settori del quadrante in cui sono presenti i vari indicatori o complicazioni. Naturalmente, vista la sua indole di sperimentatore e innovatore, spinse questo aspetto all’estremo, arrivando a creare dial in cui anche nello stesso settore sono presenti molteplici pattern guilloche.

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2 Comments

  1. Articolo molto interessante ed esaustivo, complimenti

  2. mi fa piacere aver letto ciò che avete scritto su l’incisione guillosche. è stato il mio primo lavoro da giovane che porto ancora nel cuore tramandato da mio padre

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