Una panoramica sui movimenti degli orologi automatici e le principali variabili ad essi collegate.

Il calibro, noto anche come movimento, è il meccanismo che permette all’orologio di svolgere la funzione di segnatempo, oltre ad eventuali altre funzionalità.
Un movimento può essere meccanico o al quarzo. Un orologio con movimento meccanico a carica manuale richiede di essere ricaricato tramite rotazione della corona, ed è un’operazione che solitamente si svolge quotidianamente. Un orologio con movimento meccanico a carica automatica, invece, si ricarica auotonomamente sfruttando il movimento del polso di chi lo indossa. In questo modo viene provocata la rotazione di un rotore collegato alla molla di carica.
Gli orologi con movimento al quarzo segnano il tempo tramite le oscillazioni di un cristallo di quarzo. Questo tipo di calibro è alimentato da un batteria, che normalmente necessita di essere sostituita dopo alcuni anni di utilizzo.
Esistono però varianti di questo movimenti, come la tecnologia Eco-Drive di Citizen, che ricaricano la batteria tramite energia solare.
Generalmente possiamo dire che i calibri meccanici sono meno precisi rispetto ai calibri al quarzo. Inoltre, i movimenti meccanici richiedono periodicamente di essere revisionati presso un orologiaio, operazione che risulta piuttosto dispendiosa.
Ciononostante, nella maggior parte degli orologi di prestigio troviamo movimenti meccanici. Questi movimenti hanno infatti solitamente un valore progettuale, economico e storico superiore rispetto a quelli al quarzo.
Una panoramica sui movimenti degli orologi automatici e le principali variabili ad essi collegate.
Il cronografo a rattrapante (o cronografo sdoppiante) è un cronografo dotato di due sfere dei secondi centrali che misurano il tempo in modo indipendente.
Il silicio è un semi-metallo amagnetico che non necessita di lubrificazione ed il cui utilizzo nei movimenti suscita reazioni contrastanti tra gli appassionati d’orologeria.
Nel 1969 Zenith, Chronomatic e Seiko gareggiarono per essere i primi a realizzare il primo cronografo automatico della storia.
I calibri 3017 e 3133 sono cronografi a carica manuale prodotti dalla manifattura russa Poljot a partire dal 1959.
Cerchiamo di capire cosa sia un bilanciere a spirale libera e perché sia meglio del tradizionale sistema di regolazione a racchetta.
George Daniels è stato un orologiaio, divenuto figura di grande importanza nel mondo dell’orologeria moderna grazie all’invenzione dello scappamento coassiale.
Negli orologi meccanici, le componenti dello scappamento si occupano di tradurre l’oscillazione della massa nella rotazione di una ruota dentata, permettendo di fatto di misurare il tempo.
Il calibro 1315 è un movimento automatico della manifattura svizzera Blancpain, derivato dal manuale 13RO.
Il cronografo è un’invenzione che si attribuisce a Louis Moinet, datata 1816. L’orologiaio svizzero Adolphe Nicole, nel 1844, sviluppò un cronografo con le tre funzioni a cui siamo ancora oggi abituati: start, stop e azzeramento. Oggi, i principali argomenti di discussione legati a questa complicazione sono le differenze tra lo smistamento con ruota a colonne e quello a camme, oltre che gli innesti verticale e laterale.
Il Seiko 7s26 è un movimento automatico di Seiko, ed è uno dei più celebri nella sua fascia.
Seiko NH35 è un calibro entry level prodotto da Seiko.