Urwerk è una maison Svizzera con sede a Ginevra, conosciuta per i suoi design d’avanguardia.

L’incontro tra Martin Frei e Felix Baumgartner

La manifattura svizzera Urwerk è stata fondata nel 1997 da Martin Frei e Felix Baumgartner (omonimo del paracadutista austriaco). I due sono rispettivamente un graphic designer ed un orologiaio, conosciutisi casualmente durante una festa di capodanno. Questo incontro è l’unico esempio concreto che mi viene in mente del fatto che valga davvero la pena prendere parte a qualche evento mondano per la serata di capodanno.

In quel periodo Baumgartner riparava orologi di lusso e allo stesso tempo portava avanti alcuni movimenti progettati da lui stesso, nei quali incorporava complicazioni d’alto livello come calendari perpetui e ripetizione minuti.

Uhrwerk e Urwerk

Il nome Urwerk è un gioco di parole che fa riferimento al tedesco Uhrwerk, ossia il movimento di un orologio. Un ulteriore gioco di parole consiste nel riproporre Urwerk in sostituzione di Uhrwerk, come risultato della combinazione tra i termini Ur e Werk. Ur era una città appartenente all’antica Mesopotamia, i cui obelischi sono fra i più antichi strumenti di misurazione del tempo ritrovati sin’ora; Werk è invece la parola che in tedesco indica il lavoro e la creazione.

L’idea che spinse Martin Frei e Felix Baumgartner a fondare Urwerk era quella di realizzare orologi di lusso totalmente innovativi, obiettivo che apparì chiaro già dalla loro prima creazione.

I primi orologi Urwerk: UR-101 e UR-102

Le prime referenze a marchio Urwerk sono state UR-101 e UR-102, presentate a Baselworld 1997 nello stand degli orologiai indipendenti.

Lo stile può far venire in mente i saltarelli degli anni ’70 e racchiude elementi vintage uniti ad un rimando all’alba ed al tramonto. L’ora la si legge nell’unica mezzaluna visibile sulla parte superiore dell’orologio, tramite un sistema detto a wandering hours, che verrà mantenuto anche nei progetti successivi. L’ora attuale si sposta in senso orario con lo scorrere dei minuti, per lasciare infine spazio al numero successivo.

Sicuramente questo primo tentativo riuscì nell’intento di catturare gli sguardi curiosi, ma non riscosse grande successo. L’identità del brand si affermò maggiormente nei modelli che seguirono.

Urwerk UR-103

UR-103 arrivò nel 2003, ossia 6 anni dopo i precedenti. Questo lasso di tempo non fu semplice per Frei e Baumgartner, che strinsero i denti per tirare avanti nonostante la carenza di fondi e prospettive poco rosee. A differenza dei precedenti, però, UR-103 riscosse successo e riuscì finalmente ad affermare Urwerk fra le manifatture di lusso.

UR-103T

In questo modello si notano già le caratteristiche che anche oggi rendono unici gli orologi della maison: una su tutte l’orario tramite il sistema a satelliti, ma non ultima anche la forma asimmetrica della cassa.

Il sistema di rappresentazione a wandering hours rimane il medesimo del 101, ma nel 103 viene implementato attraverso 4 satelliti posti sul quadrante. Ognuno di questi satelliti è composto da 3 facce con 3 diversi numeri, arrivando così ai 12 possibili orari. Il satellite con l’orario corrente si sposta sulla mezzaluna presente sulla parte bassa del quadrante, per poi lasciare spazio al satellite successivo allo scoccare della nuova ora.

Sul fondello troviamo inoltre un indicatore di riserva di ricarica e una secondina.

In questo video potete osservare all’opera un UR-103T:

Alla base dell’insolito design ci fu una specifica richiesta di Gerry Baumgartner, padre di Felix. Gerry aveva infatti suggerito di progettare un segnatempo facilmente leggibile alla guida.

Urwerk UR-202

UR-202 è un orologio introdotto da Urwerk nell’Aprile del 2008, che incorpora la complicazione a satelliti brevetto della maison. Oltre ad un design ulteriormente tridimensionale e più spigoloso,in linea con quello dell’edizione limitata UR-201, troviamo qui una sfera telescopica che aiuta nella lettura del minuto attuale.

Dal fondello si possono osservare all’opera le due turbine che hanno il compito di regolare la libertà di movimento del rotore, allo scopo di ridurre l’usura dei componenti causata da eccessive rotazioni del rotore o da movimenti troppo bruschi.

È presente sul fondello un selettore a 3 posizioni che regola il flusso d’aria e che fa muovere le turbine e di conseguenza il rotore. Se si sta eseguendo un’attività sportiva o comunque molto movimentata, è possibile bloccare turbine e rotore. Al contrario, nei momenti di sedentarietà si può dare via libera ad entrambi. L’impostazione intermedia fa invece sì che il cuscinetto d’aria generato dalle turbine riduca i movimenti del rotore del 35%.

Essendo la cassa impermeabile, l’aria in circolazione è totalmente interna all’orologio e viene immagazzinata in una camera d’aria.

Urwerk UR-CC1

Nel 2010 Urwerk da alla luce un capolavoro retro, un automatico il cui design è un rimando al mondo digitale degli anni ’80. Le sue forme spigolose della cassa nera e grigia contrastano con numeri, contatori, barre orizzontali e cerchi concentrici in verde.

UR-CC1 ha un sistema ad ore morte e minuti retrogradi che rappresenta l’orario tramite due barre orizzontali presenti nella parte bassa del quadrante. I secondi vengono invece mostrati ad ore 12 tramite dischi rotanti.

Guardate il timelapse realizzato da Urwerk:

Urwerk UR-1001 Zeit Device

Nell’Agosto del 2001 viene presentata la referenza UR-1001 Zeit Device. In questo caso siamo di fronte ad un orologio da tasca, il primo per la manifattura svizzera.

foto URWERK.COM

Il design è come sempre avant-garde e viene proposto il sistema a satelliti anche per indicare la data ed il mese nella parte superiore del quadrante.

Sulla parte posteriore dell’orologio, aprendo uno sportellino si accede ad un pannello di controllo che indica lo stato dell’olio e misura il tempo trascorso in attività dall’orologio.

È presente una versione da polso UR-1001 Titan, sebbene la lunghezza di 106mm non lo renda esattamente portabilissimo.

Urwerk UR-110

L’ UR-110 indica il tempo nella parte a destra del quadrante, anziché ad ore 6 come nella maggior parte dei segnatempo Urwerk. Adotta il sistema brevettato a satelliti, che in questo caso sono soltanto tre.

foto URKWERK.COM

Tra gli indicatori troviamo quello sullo stato dell’olio, giorno e notte ed una secondina. Dal fondello sono visibili le due turbine che regolano la carica automatica.

Urwerk EMC: l’orologio dotato di intelligenza artificiale

Nel 2013 Urwerk ha presentato al mondo EMC, Electro Mechanical Control, quello che viene definito il primo orologio dotato di intelligenza artificiale.

foto URWERK.COM

Normalmente, la precisione di un movimento può essere alterata da alcuni fattori come i movimenti di chi indossa l’orologio, la temperatura in cui si trova e la posizione in cui lavora il meccanismo. Per superare questi ostacoli, EMC si avvale di un sensore ottico che monitora la frequenza di oscillazione del bilanciere, di un oscillatore elettronico ad altissima frequenza (16.000.000 Hz) e di un modulo di intelligenza artificiale. Quest’ultimo si occupa di calcolare la differenza tra la frequenza d’oscillazione del movimento e quella dell’oscillatore di riferimento.

Grazie a queste indicazioni, EMC è un orologio con cui è possibile interagire facendo sì che si adatti al nostro stile di vita ed all’ambiente in cui viviamo.

 

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