Tri-Compax è un cronografo a carica manuale della maison svizzera Universal Geneve SA, icona tra i cronografi vintage.

Universal Watch

Numa-Emile Descombes e Ulysse Georges Perret, due studenti svizzeri d’orologeria di 31 e 26 anni, nel 1894 registrano il marchio Universal Watch. Sotto questo nome avviano un’azienda orologiera a Le Locle.
Si specializzano sin da subito in orologi dalle funzionalità mirate, come ad esempio un orologio 24 ore di cui depositano il brevetto. L’avventura di Numa-Emile Descombes in Universal Watch termina però prematuramente nel 1897, a causa della sua morte. Gli subentra in società Louis-Eduard Berthoud e nel 1919 la sede viene spostata a Ginevra.

Il mercato degli orologi da polso è in piena espansione in questi anni, per cui Perret e Bethoud capiscono che è il momento di creare un prodotto destinato ad un target più ampio. Nel 1933  nascono così i cronografi Compur e Aero-Compax. Nello stesso anno, però, muore anche Perret. La sua parte di azienda viene rilevata dal figlio Raoul, che si rivelerà una figura fondamentale nella storia di Universal Watch.

Aero-Compax, foto vintage-oyster.com

Nel 1935 l’azienda cambia nome in Universal Genève, nome con cui è maggiormente conosciuta ai giorni nostri.

Uni-Compax, Tri-Compax e Bi-Compax

A partire dagli anni ’30, maison come Universal Genève e Zenith cominciano a catalogare i propri cronografi secondo la nomenclatura Compax. Il numero a cui è abbinata la parola Compax fa riferimento al numero di complicazioni presenti nel movimento, anche se nella pratica è più semplice affidarsi al conteggio dei sub-dial presenti sul quadrante.

Secondo questa nomenclatura, Uni-Compax (o Compur) ha 2 sub-dial, di cui una secondina ed uno che segna i minuti del cronografo. Allo stesso modo, Tri-Compax ha 4 sub-dial: secondi, minuti cronografici, data e fasi lunari.

Negli anni è stato introdotto anche il termine Bi-Compax, sebbene mai utilizzato da Zenith o Universal Genève. Si usa Bi-Compax per fare riferimento ad un Uni-Compax, con la differenza che tale nuovo termine ammette una disposizione dei contatori sia orizzontale che verticale, mentre un vero Uni-Compax prevede che siano disposti esclusivamente in senso orizzontale (ore 3 e ore 9).

Design del Tri-Compax Universal Genève

foto hodinkee.com

Il Tri-Compax venne presentato alla fiera di Basel nel 1944, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione della Universal Watch. A questo nuovo modello venne subito affidato il ruolo di flagship dell’intera gamma UG (che comprendeva già svariati cronografi).

Raoul Perret credeva molto nell’orologio da polso, amandone anche il lato estetico di complemento d’abbigliamento. Per questa ragione curò al massimo il design del Tri-Compax, dando vita ad un segnatempo elegante nonostante il dial complicato. Dal 1944 in poi si sono susseguite numerose referenze, a cui sono corrisposte altrettante piccole evoluzioni. Considerando però soltanto le referenze comprese tra il 1944 e il 1959, ci sono dei capisaldi che vanno a costituire l’immagine iconica di questo cronografo.

La cassa è tonda, di diametro variabile tra i 34,5mm e i 39mm. I tasti cronografici sono rettangolari e il diametro della corona tende ad eguagliare la lunghezza dei tasti. I quadranti  degli esemplari più vecchi sono arrivati ad oggi ingialliti in modo irresistibile, assumendo l’aspetto di vecchie carte di navigazione. Il layout prevede un sub-dial con data e fasi lunari a ore 12, calendario a ore 6, secondina a ore 9 e minuti cronografici a ore 3. Sul perimetro esterno del dial c’è la minuteria, con i fitti contatori dei secondi, mentre specularmente troviamo la scala tachimetrica, talvolta in colore blu o rosso.

foto christies.com

Calibri del Tri-Compax nella storia

In tutto l’arco di tempo in cui è stato in produzione, il Tri-Compax ha incassato solamente 3 calibri: UG 287, UG 481 e UG 281. Si tratta di movimenti forniti da Martel Watch e personalizzati da Universal Genéve, precisi e ben rifiniti, costruiti su progetto modulare in modo tale da aggiungere o rimuovere con facilità complicazioni.

Sono cronografi a carica manuale con smistamento a ruota a colonne e innesto orizzontale, dotati di spirale Breguet.

calibro 287, foto pinterest.com

Il primo ad essere utilizzato è stato il 287, rimpiazzato dal 481 prima e dal 281 poi, andando via via verso dimensioni più compatte. I diametri misurano rispettivamente 33,8mm, 32,7mm e 28,1mm. Anche lo spessore è andato riducendosi, passando dai 6,05mm del 287 per arrivare a 5,5mm di 481 e 281.

Conclusioni

Già a partire dai primi modelli con calibro 287 il Tri-Compax combina un’indiscutibile eleganza ad uno spessore contenuto, a fronte delle complicazioni che incorpora.

Gli aspetti estetici e tecnici, unitamente al fascino maturato invecchiando, fanno sì che il Tri-Compax sia oggi un orologio ricercato dai collezionisti e dal valore in continuo aumento.

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