Bovet Fleurier è una maison svizzera indipendente che produce orologi di lusso, diventata celebre soprattutto grazie al successo ottenuto in Cina nel 1800.

La nascita di Bovet

Edouard Bovet, foto FLEURIER.CH

La maison Bovet venne fondata a Londra nel 1822 dai fratelli Edouard, Alphonse, Frederic e Gustave Bovet. Erano tutti orologiai originari di Fleurier (Svizzera), tre dei quali si trasferirono sin da giovanissimi a Londra, all’epoca uno snodo importante dal punto di vista dell’orologeria. Nel 1818, quando aveva 21 anni, Edouard lasciò Londra per imbarcarsi verso Canton, una città cinese.

Fu proprio questo fatto ad aprire le porte al successo della maison. A tre anni dal suo arrivo in Cina, Edouard realizzò 10.000 franchi svizzeri vendendo 4 orologi. Si trattava di una cifra paragonabile oggi ad 1 milione di euro. In occasione di questa transazione venne fondata la società Bovet, che vedeva due dei suoi componenti a Londra, uno in Cina ed uno a Fleurier.

Il successo nel mercato cinese

Per un po’ di tempo la produzione venne svolta a Londra stessa, ma dopo circa 10 anni venne spostata a Fluerier a causa dell’aumentata richiesta. Nel 1840 Frederic tornò a Fleurier per gestire da vicino la produzione e grazie all’ottimo stato degli affari si rese necessaria l’assunzione di 175 nuovi dipendenti. Edouard morì a Fleurier nel 1849, a 52 anni.

foto timetapestry.blogspot.com

Ciò che rese fiorente l’economia della maison furono in prevalenza i bellissimi orologi da tasca destinati al mercato cinese. Erano oggetti di lusso, spesso smaltati a mano da maestri e i cui movimenti erano incisi e rifiniti minuziosamente.

foto timetapestry.blogspot.com

Nonostante i pochi anni dalla loro introduzione, i Bovet in Cina diventarono in fretta simbolo del concetto stesso di orologio ed in alcuni casi venivano addirittura usati come merce di scambio o come valuta a tutti gli effetti. La parola Bowei, il nome cinese del brand, la si utilizzava comunemente come sinonimo della parola orologio.

Oltre all’indiscutibile qualità, un motivo per cui la manifattura ottenne tale spropositato successo fu l’essere arrivati fra i primi in questo mercato. Le vendite cominciarono infatti a calare in concomitanza all’aumento della concorrenza francese e statunitense, oltre al fiorire di un’infinità di imitazioni. Nel 1990 Bovet smise di esportare in Cina e in breve tempo la famiglia fu costretta a cedere le proprie quote. L’azienda passò di mano in mano diverse volte negli anni successivi.

Pascal Raffy e Dimier 1738

Pascal Raffy, foto ESQUIREME.COM

Nel 2001 Pascal Raffy venne a conoscenza di Bovet e prese la fulminea decisione di acquistarla. Era rimasto rapito dalla storia della maison e voleva che tornasse ad avere il prestigio di un tempo.

Insieme a Bovet, Raffy acquisì anche tre ditte specializzate nella produzione di movimenti, tourbillon e spirali, che raggruppò sotto il nome di Dimier 1738. Grazie a Pascal Raffy, Bovet è quindi dotata tutt’oggi di una propria manifattura di movimenti che la rende totalmente indipendente.

Attualmente Dimier 1738 conta 73 dipendenti, specializzati in 41 differenti professioni. Ogni anno escono dalla manifattura circa 4.000 orologi, ed in futuro i numeri  potrebbero aumentare.

Gli orologi da polso Bovet odierni

Un segnatempo Bovet odierno può costare 20.000€ così come 1 milione o più. Il design dei suoi orologi da polso volge lo sguardo ai lussuosi orologi da tasca che hanno reso grande l’azienda, spingendosi però oltre, soprattutto nelle complicazioni.

Recital 20, foto BOVET.COM

Il Recital 20 Asterium è ad esempio un’edizione limitata di 60 esemplari, che sul quadrante incorpora un planetario con la parte di volta celeste visibile al momento. Le stelle e le costellazioni sono incise al laser su un quarzo blu bombato e ricoperte di Super-LumiNova.

foto BOVET.COM

Precursore del Recital 20 è il Recital 18 The Shooting Star, che al contrario ci mostra la terra vista dal cielo nei 24 diversi fusi orari.

Recital 18, foto BOVET.COM

Tra i Bovet moderni gode di una certa popolarità l’ Ottantasei 10 days tourbillon designed by Pininfarina, che riesce a coniugare un design moderno ed high tech ad una cassa da orologio da tasca e ad elementi puramente old-fashioned tipici della maison.

Ottantasei, foto BOVET.COM

La produzione odierna non si limita però a complicazioni estreme e lussuose. Chiudiamo questa rapidissima panoramica con un entry level solo-tempo manuale dal design più tradizionale. Il Bovet 19Thirty ha la caratteristica di segnare il tempo attraverso due sub-dial laccati avorio che rappresentano i secondi e l’orario, posizionati sulla platina a vista lavorata a Côtes de Genève.

19Thirty ref. RNTS0012, foto BOVET.COM

Dal fondello è inoltre possibile apprezzare il bellissimo 15BM04, 7 giorni di riserva di ricarica con un solo bariletto.

foto BOVET.COM

 

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