G-Steel è una sotto-collezione di G-Shock Casio, con i quali condivide la robustezza ma da cui si differenzia soprattutto per la cassa in acciaio inossidabile.

Casio G-Shock

Casio gode di un’ottima reputazione tra gli appassionati di orologi grazie all’elevato rapporto qualità-prezzo dei suoi prodotti. Se infatti confrontiamo la robustezza e l’affidabilità di un quarzo Casio da poche decine di euro con uno di una qualche marca semi-sconosciuta o prettamente modaiola, in tutta probabilità questo confronto vedrà trionfare la casa giapponese.

Allo stesso tempo occorre anche ammettere che non sono poi tanti i modelli di Casio in grado di fare breccia nel cuore degli appassionati. La collezione G-Shock è quella che meglio è riuscita in questo compito, ritagliandosi negli anni la propria schiera di estimatori e simpatizzanti. I G-Shock sono orologi al quarzo con rivestimento in resina, pensati per l’utilizzo in condizioni estreme. Il loro successo lo dobbiamo ad un insieme di fattori, dei quali citiamo l’enorme resistenza ad urti e fattori esterni, il costo ridotto, la varietà di colori disponibili ed il design robusto e aspro (direi rugged).

Da MR-G a G-Steel

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Negli anni Casio ha proposto numerose varianti di G-Shock, come ad esempio Mudmaster, ma il design è rimasto a grandi linee lo stesso. Se non siete d’accordo, concedetemi almeno che la sensazione trasmessa è la medesima.

A mischiare sul serio le carte in tavola ci hanno pensato le collezioni MR-G e MT-G, che si presentano con un design più pulito e si collocano come G-Shock di fascia alta, offrendo numerose feature tra le quali il GPS. L’elevato prezzo di MR-G  e MT-G non ha però permesso una diffusione paragonabile a quella dei classici G-Shock.

È a questo punto che entra in scena G-Steel, la collezione dal prezzo abbordabile che riprende le linee di MR-G e ne sottolinea ancora di più la componente metallica. L’estetica di G-Shock viene rivoluzionata senza però stravolgerne l’essenza ed il tutto viene finalmente trasposto in fascia PMW.

G-Shock G-Steel

GST-W110D, foto g-shock.eu

Le caratteristiche di G-Steel comprendono la solita elevata resistenza agli urti, 200m di impermeabilità, quarzo a ricarica solare, illuminazione LED sul quadrante, cronometro, lumi Neobrite, orario radiocontrollato, calendario, orario GMT e i classici allarmi.

Le dimensioni della cassa restano enormi, com’è naturale aspettarsi da un G-Shock: 59,1 mm di lunghezza lug to lug e 52,4 mm di diametro. La cassa è in acciaio satinato ed ha una lunetta liscia, rinunciando ai colori ed alle forme esagerate dei classici G-Shock. Personalmente apprezzo molto le quattro viti a vista sulla lunetta, che donano ulteriore personalità alla nuova veste.

GST-W110D-1AER

Se paragonato alle incarnazioni classiche, il G-Steel risulta essere uno sportivo molto più raffinato, soprattutto nella combinazione con bracciale in acciaio come la referenza GST-W110D-1AER. Devo confessare che la prima volta che ho visto un G-Steel braccialato sono rimasto qualche secondo ad osservare incredulo. Nel complesso trovo infatti che Casio sia riuscita a rendere giustizia alla spavalderia ed alla robustezza di G-Shock dando però un po’ d’eleganza in più ad un orologio che ne era totalmente privo.

Quadrante analogico

Sebbene i G-Shock più tradizionali siano quelli a quadrante digitale, io sono sempre stato un fan delle referenze a quadrante analogico. Senza le lancette sul dial faccio fatica a sentire di avere un orologio al polso. Per questo motivo ritengo una scelta azzeccata quella di aver munito i G-Steel di quadrante analogico. Le due grosse sfere argentate a indice garantiscono un’ottima leggibilità sul quadrante nero, al contrario di quanto accade su alcuni G-Shock in resina.

I 3 sub-dial digitali sono disposti a V nella parte bassa del dial e la loro funzionalità cambia a seconda della modalità in cui ci ritroviamo.

Prezzo

Il prezzo di un G-Shock G-Steel è di 349€, una cifra onestissima se consideriamo che si tratta di un orologio radiocontrollato a carica solare. Penso che qualora abbiate già un G-Shock in collezione sia un’ottima idea quella di considerare l’acquisto di un G-Steel. Se invece non avete ancora il fratello più anziano, il mio consiglio è di procurarvi prima l’intramontabile G-Shock in resina.

È vero che fatico trovare difetti a questa nuova incarnazione metallica, ma G-Shock è prima di tutto quel brutto carrarmato in plastica che o si ama o si odia.

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